A soli cinque giorni di distanza dall’ultimo decreto, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato ieri sera il Dpcm 18 ottobre 2020. Nel provvedimento, che sostanzialmente ricalca il precedente Dpcm, ci sono alcune ulteriori restrizioni in vigore fino al 13 novembre. Nell’instant eBook di Conflavoro, scaricabile gratuitamente in fondo a questo articolo, puoi trovare tutte le ultime novità, che vanno a integrare quelle del 13 ottobre.
Fra queste spicca la possibilità, per le amministrazioni locali, di chiudere a partire dalle 21 i luoghi pubblici interessati dalla movida al fine di arginare gli assembramenti. Insieme, arriva l’ulteriore giro di vite per i locali che non dispongono di tavoli: se a ieri potevano restare aperti fino alle 21, da oggi la chiusura è anticipata alle 18. Resta in vigore, per le attività di ristorazione con tavolo, l’apertura fino alle ore 24.
In entrambe le situazioni, il Dpcm prevede che l’apertura dei locali possa avvenire dalle ore 5 del mattino. Una precisazione, questa, assente nel Dpcm 13 ottobre 2020 e che aveva creato confusione negli esercenti. I locali devono specificare con apposito cartello che ogni tavolo può ospitare al massimo 6 persone contemporaneamente. Parimenti, devono specificare la capienza massima del locale. in fondo all’articolo puoi scaricare il cartello necessario.
Scuole, congressi e fiere: ecco cosa cambia
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