Brexit e Privacy
A seguito del completamento del processo di “Brexit”, ossia dell’uscita dall’Unione Europea, dal 1° gennaio 2021 il Regno Unito è considerato un Paese terzo.
More…A seguito del completamento del processo di “Brexit”, ossia dell’uscita dall’Unione Europea, dal 1° gennaio 2021 il Regno Unito è considerato un Paese terzo.
More…L’Autorità Garante della protezione dei dati personali ha approvato il piano ispettivo per il secondo semestre 2020.
L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali con il provvedimento 17 settembre 2020 n.163 si è espressa a favore sulla proposta di delibera dell’AGID a modifica delle modalità attuative e di riconoscimento necessarie per l’attivazione dello SPID.
La Corte di Giustizia UE (CGUE) con la sentenza del 16 luglio 2020 stabilisce l’invalidità dello scudo UE-USA con la conseguenza che il trasferimento di dati da parte delle imprese UE verso gli USA per ragioni commerciali non può più avvenire sulla base del Privacy Shield ossia il sistema previsto per le aziende statunitensi e che prevede l’adozione da parte delle stesse di specifici standard nel trattamento dei dati ricevuti dall’Unione europea.
In risposta ad un quesito del Ministero del Lavoro in riferimento ad un’istanza di interpello presentata dal Consiglio nazionale dei Consulenti del Lavoro, in merito alla formazione del silenzio assenso nel procedimento di autorizzazione amministrativa all’installazione e utilizzo di impianti audiovisivi dai quali possa derivare la possibilità di controllo a distanza dei lavoratori il Garante Privacy ha espressamente indicato che non è configurabile l’assenso implicito.
Le nuove tecnologie, senza dubbio utili per agevolare ed implementare le misure di sicurezza atte a limitare e prevenire il contagio e la diffusione del Coronavirus, presentato però pericoli per i diritti e le libertà di ogni singolo.
Il rispetto della privacy rimane uno dei principali obblighi per le imprese anche durante la fase 2 dell’emergenza.
L’INPS informa gli utenti di avere prontamente notificato il data breach al Garante per la protezione dei dati personali ed assicura che, fin dal momento in cui si è avuta conoscenza della possibilità che vi sia stata violazione di dati personali, sta assumendo tutte le misure atte a porre rimedio alla situazione di rischio, attenuare i possibili effetti negativi e tutelare i diritti e le libertà delle persone fisiche. More…
La necessità di contenere la diffusione della pandemia da Coronavirus ha portato in molti casi all’adozione di misure emergenziali che hanno limitato la sfera di libertà personale e d’impresa.
Il ricorso allo smart working, dovuto alla necessità di rivedere le modalità di lavoro a causa dell’emergenza Covid-19, pone alcuni interrogativi, primo fra tutti, quello del controllo da parte del datore di lavoro dei propri smart workers.
L’emergenza Coronavirus ha portato molte imprese a cambiare le proprie modalità di lavoro. In molti casi, soprattutto nelle realtà più piccole e meno strutturate, ci si è affacciati per la prima volta e in un contesto anomalo, al c.d. lavoro agile.
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